E' una fredda giornata d'inverno quel dicembre del 1932 in cui Enrico Scaccaglia, 22 anni, inizia il cammino di fornaio in Viale Solferino, lì nella casa paterna.
Si era prepartato al lavoro nel forno Grosso-Alvarosi di Via Garibaldi.
Il suo fu un difficile inizio... i vari mugnai interpellati per l'acquisto della farina a credito sembravano non dar mai risposte positive. All'ultimo tentantivo quando sembrava ancora una volta dover rimanere in attesa di una risposta positiva, Enrico venne richiamato dal "molinar" che gli disse: "ha una faccia da galantuomo, domani le mando la farina".
E' quanto basta per cominciare con tanta umiltà e voglia di fare.
Fedele compagna di vita e di lavoro, la moglie Gaetana che con lui condivise le fatiche, le rinuncie e le soddisfazioni del lavoro, poi lasciato in eredità ai figli Mario e Paolo.
Come imparato dai genitori Mario e Paolo si affidano all'umiltà, all'onestà e alla dedizione per dare il meglio e mantenere viva la tradizione nei loro prodotti.
I fratelli insieme alle loro mogli (Maria Carla e Rosanna) continuano oggi questa memoria che si può respirare in ogni singolo profumo e sapore dei prodotti dell'Antico panificio.